L'OPERA D'ARTE NELL'EPOCA DELLA SUA RIPRODUCIBILITÀ TECNICA di Walter Benjamin (Einaudi)
«L'importanza che Benjamin attribuiva a L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica
(e da ciò l'esigenza di una edizione come questa, che finalmente
permettesse di comprendere nel loro insieme la sua genesi e tutte le sue
"varianti") risulta evidente dalla nota lettera a Kraft del dicembre
del 1935: egli afferma con enfasi di ritenere di avervi fissato la cifra dell'"ora
del destino" che è scoccata per l'arte. Non può trattarsi, quindi, di
una semplice fenomenologia delle piú recenti tendenze, né
dell'apprezzamento del loro carattere rivoluzionario rispetto alla
espressione artistica tradizionale, e neppure di una teoria delle nuove
Muse: fotografia e cinema.
L'ambizione è incomparabilmente maggiore: si tratta di comprendere la
crisi del fatto artistico, dell'arte in quanto tale, di una filosofia della crisi dell'arte, destinata, per ciò stesso, ad assumere i toni di una vera e propria filosofia della storia».
Massimo Cacciari