"Il giorno della fioritura" di Luciano Pagano (Musicaos.it)
“Il giorno della fioritura” - Luciano Pagano
Così scriveva Luciano Pagano, nel suo romanzo d’esordio,
intitolato “Re Kappa”, pubblicato nell’anno 2007: “Due giorni fa sono stato al
Fondo, c’era un concerto di pizzica pizzica, ieri è stato un giorno terribile,
mi sono successe un sacco di cose, se potessi sospendere il romanzo scriverei
il racconto della giornata di ieri, ora dopo ora, con tutto quello che è
successo, mi solleverei la coscienza dal furto con scasso e staccherei la spina
dal romanzo che oramai ho deciso di non pubblicare più con Gastone Gallo né con
altri.”. Il ‘Fondo’ in questione era il “Fondo Verri”, di Piero Rapanà e Mauro
Marino, crocevia di storie, teatro, narrazioni, musica, spettacolo,
sperimentazioni, immagini, cultura, tradizione, suoni e visioni, novità, luogo
storico con le radici nella città di Lecce e i rami che ancora oggi arrivano in
tutto il mondo. In quel luogo imaginifico, dalla fine degli anni novanta,
l’autore approda mentre muove i primi passi nel mondo della scrittura, elabora
una personale visione del mondo fatta di metissage e influenze, cultura e
condivisione, ma soprattutto ‘gioco’ di saperi.
“Il giorno della fioritura”, scritto in parallelo al suo
primo romanzo, cerca di restituire, così come l’ha vissuta il protagonista,
l’atmosfera di quel periodo, gli incontri, le persone. È venuto il momento di
pubblicare il resoconto di quel giorno, è venuto il momento di descrivere, ora
per ora, che cosa accadde, in Salento, quel 16 giugno del 2005. Un ‘giorno
particolare’ per un periodo particolare, nel quale il Salento fa da sfondo alle
vicende del protagonista, appena uscito da un licenziamento bianco e pronto per
raccogliere le proprie forze e contrastare la realtà di un precariato, quello
salentino, che da dieci anni non conosce momenti di crisi.
"Il giorno della fioritura" è (anche) una
dichiarazione d'amore nei confronti di uno degli scrittori preferiti dal
protagonista, James Joyce e del suo capolavoro, l’Ulisse, che si svolge proprio
nel 16 giugno del 1904, esattamente un secolo e un anno prima degli eventi
narrati ne “Il giorno della fioritura”.
Un estratto.
“Intanto Soldati borbotta qualcosa e, quando si toglie
dal volto l’asciugamano, vedo che non ha più la lunga barba che si faceva
crescere da due anni. Non ha resistito alla tentazione di tagliarsela, per
vedere che cosa c’era sotto. Sì, Soldati è uno dei pochi scrittori che vive la
sua autobiografia.” (Ennio Flaiano, Diario Notturno)
Ore 16.00/17.00
[...] Questa volta mi sveglio. Il sogno è finito. Mancano
trenta minuti alle diciassette. Mi voglio fare una doccia, fa ancora più caldo.
Abluzione del corpo, doccia calda, barba rasa - sono mesi che indosso un paio
di baffi nei quali oramai non mi conosco più - capelli, acqua calda, fresco
fuori, caldo dentro. Ho preso l’abitudine di farmi la doccia a quest’ora, è
l’unico momento della giornata in cui riesco a rilassarmi sotto lo scroscio di
acqua caldissima, anche a giugno. Il ventilatore in camera da letto rimane
acceso, non c’è tempo per dormire nemmeno dieci minuti di più. Sono quasi le
cinque, accompagno in ufficio la mia ragazza. Dopo aver smesso di fumare mio
padre si riprese. Ritornò a lavoro come se nulla fosse. Nemmeno due giorni dopo
ritornò a casa, entrò, agganciò il cappello al muro e buttò sul tavolo
dell’ingresso/salotto una busta. Una confezione di Victors-Respira-Vivo da un
chilo. Capisco di essere condannato a ripetere in eterno ritorno tutto ciò che
è successo anche a lui, e al riguardo ho una teoria personale. Quando ero
piccolo io e mio padre ci incrociavamo la sera tardi durante i giorni feriali,
e, nei fine settimana, poche volte, è come se in quelle poche volte che ci
siamo scontrati mi siano rimaste impresse alcune cose che adesso cerco di
replicare, il tutto senza alcuna ansia d’Edipo, forse ho fumato per dieci anni
per avere la soddisfazione di smettere e mangiare caramelle balsamiche, come un
ossesso.
Da quando ho deciso di smettere ogni notte è un alzarsi alle
tre oppure alle quattro, con lo stomaco in subbuglio e questa palla di aceto
nella gola. Ho cominciato a fumare perché non avevo niente di meglio da fare.
L'ho detto, a filosofia fumavano anche i muri, se un edificio potesse
trasmettere un segnale, come un'antenna, se avesse una sua vita propria, con i
suoi tic, le abitudini, allora il “Parlangeli” - come si chiama
abbreviando - sarebbe un fumatore incallito, con le sue pareti in lega di
alluminio e cemento armato, sulle quali si è appoggiato a strati lo smog dei
miei ultimi dieci anni - il liceo che frequentavo è proprio qui dietro - le
scale a chiocciola, con gli studenti seduti, ognuno con un libro aperto, ognuno
con la sua sigaretta che pende dalle labbra, le rampe di scale come bronchi
infiammati, gli studenti come alveoli, i mozziconi lasciati cadere e nascosti
con la punta della scarpa perché non se ne accorga chi sale o chi scende le
scale e trova qualcuno seduto e si scosta per non inciampare addosso ai
pensieri. Quando ero iscritto al primo anno di corso non c'era nessuno che si
sarebbe permesso di vietare il fumo all'interno dello stabile, al Parlangeli
era impossibile non cominciare a fumare, non sarebbe bastato un esercito.
C'erano le mattine passate a fumare fuori dell'aula di un professore, in attesa
di concordare il programma d'esame, le mattine passate a fumare fuori della
biblioteca al piano terra, insieme al bibliotecario, dopo aver preso in
prestito un pacco di libri, le mattine di primavera, dopo che avevi appena
bevuto un caffè al bar e ti mettevi lì, sul piazzale antistante, con i professori
e gli studenti che arrivavano in bicicletta.
La filosofia assomiglia a qualcosa di umano che soltanto in
un posto del genere può continuare ad essere trasmesso con quel minimo di
metodo necessario per capire che fuori, fuori dal Parlangeli, le persone non
capiscono un cazzo. That there That's not me [....]
Gli ebook di Musicaos.it
“Il giorno della fioritura” è il quinto degli ebook di
Musicaos.it, la rivista elettronica che Luciano Pagano dirige dal 2004. Dopo
anni dedicati alla pubblicazione di racconti, poesie, interventi critici e
romanzi 'elettronici', scritti da decine e decine di autori, nel settembre del
2012 inizia la pubblicazione degli ebook di Musicaos.it, su Amazon, con “Il
romanzo osceno di Fabio”, primo romanzo italiano scritto interamente in tweet,
seguito poi da un’antiguida, “È facile smettere di scrivere, se sai come
farlo!”, da Mignotta (graphic novel di Giovanni Matteo ispirata a un soggetto
di Pier Paolo Pasolini, con postfazione di Luciano Pagano), e dalla versione
bilingue del primo ebook pubblicato, intitolata “The obscene novel of Fabio –
bilingual version”. (per saperne di più sugli ebook di Musicaos.it clicca qui: http://lucianopagano.wordpress.com/ebooks/
Luciano Pagano
Luciano Pagano, nato nel 1975, vive a Lecce. Laureato in
filosofia con lode nel 2002 (Edipo e Potere. Dall’Anti-Edipo alla Società del
Controllo), dal 2004 dirige la blogzine “Musicaos.it”. Ha pubblicato due romanzi
“Re Kappa” (Besa Editrice, 2007) e “È tutto normale” (Lupo Editore, 2010),
oltre a numerosi racconti, articoli, interventi critici.
Info
“Il giorno della fioritura”, Luciano Pagano, 2013,
Musicaos.it, pp. 120
disponibile qui http://tinyurl.com/am8mx4h
email: ebook@musicaos.it