Il Sogno dei Pesci e la poesia mandalica di Michela Maria Zanon
Tra
le tante raccolte poetiche pubblicate in questo 2012, Il Sogno dei Pesci di
Michela Maria Zanon (edito con IlMioLibro), merita una menzione particolare.
Le
liriche presenti nella raccolta, disegnate come dei mandala dalle forti valenze
junghiane, sono al contempo dirette e simboliche, come a cercare un
avvicinamento, un punto di contatto con l’essere doppio dell’uomo, con la sua
stessa ambivalenza.
Il
libro della Zanon appare quasi un viaggio iniziatico attraverso i meandri della
psiche umana (intesa non solo come mente ma anche come anima), un itinerario
interiore intimo e personale che tuttavia trova la sua esplicazione anche nel
reale. Non soltanto un cammino dell’ego individuale dell’autrice, bensì
un’illuminazione plurale dell’immaginario collettivo e archetipico nascosto
dietro le figurazioni emblematiche del poetare.
L’autrice
si racconta senza preamboli e giri di parole e, spogliandosi dei veli del
quotidiano e smascherando le umane debolezze, ci mette di fronte alla forza
evocativa delle parole e al loro significato/significante più recondito.
La
ricerca poetica della Zanon – autrice di origini venete trasferitasi in pianta
stabile nel Salento – rispecchia la
poliedricità del suo percorso, fatto di teatro e arti figurative, come di
letture filosofico-psicologiche e trascendentali.
Questa
via artistico-letteraria si riflette appieno nella raccolta in questione, la si
respira in ogni singola lirica, nell’uso della simbologia, nel potere
psicomagico del verso, a tratti fascinoso e ipnotico. Quasi dei mantra da
recitare per varcare dei mondi, quelli poetici e psichici, che non sono poi
così lontani da noi, se solo sapessimo ascoltare e vedere diversamente la
realtà.
La
Zanon, attiva operatrice con l’associazione culturale Eterarte e con il gruppo
di lavoro Apotema, conferma, con il Sogno dei Pesci, le sue doti di artista
eclettica e sensibile ad una concezione di cultura scevra da preconfezionamenti
e canoni standardizzati, portando la sua ricerca a sfiorare i confini della
sperimentazione e del veramente nuovo. Di questi tempi, cose non da poco.
Articolo pubblicato sul quotidiano on line "Otranto Oggi" il 10/12/2012,
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