Teatro scenico del terrore (Scene I e II)



Le ragazze entrano in scena marciando, ben allineate e con movenze militari. Sono vestite in modo molto simile ai nazisti (compresa la fascia al braccio), stivali neri lucidi (sono presenti tutte, tranne la “cagnetta”). Intonano delle parole nettamente militari.
Dopo aver fatto su e giù per un po’ si fermano, schierandosi di fronte al pubblico.

Selene (con le gambe divaricate e le braccia che scivolano sui fianchi, palmi attaccati alle cosce):
Va bene. Voi capite il perché siamo qui, vero?
Le ragazze rispondono di sì con veemenza.
Poi Selene prosegue:
Siamo qui perché noi non conosciamo la pietà (sbatte un piede per terra).
Le ragazze ripetono: Non conosciamo la pietà.
Selene: I diversi saranno eliminati, cancellati dalla faccia della terra. Kaputt (mima il taglio della gola).
Le ragazze ripetono: Kaputt e poi aggiungono: noi siamo nate per stroncare i diversi.
Selene: Bene, cancelleremo anche il ricordo di noi ragazze future madri. Annienteremo la semantica del grembo. Uccideremo l’idea della consolazione (sbatte di nuovo il piede a terra).
Le ragazze: Siamo nate per cancellare.

Con le ragazze ancora schierate, entra in scena “la cagnetta” in veste di superiore. Uniforme in perfetto stato, passo deciso (quasi d’automa). Capello lisciato e pettinato con gel. Rossetto rosso fuoco.
Aria lussuriosa e cinica (molto sensuale).
Cagnetta (rivolgendosi a Selene): Sono pronte?
Selene: Non c’è alcun dubbio al riguardo.
Cagnetta: Bene. Oggi sarà mattanza.
Selene e le ragazze insieme: Mattanza!! Mattanza!!
Cagnetta: Oggi sarà un gran giorno. E stanotte sarà una gran notte.

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